The contribution takes as a paradigm the integral approach that from urban planning to design characterized the culture of the Italian project of the 1930s. The quadrilateral of Piacentini is the subject of this study, a model of architecture and design between classicist tradition and rationalist innovation, where each object, furnishings, constructive characteristics of the buildings is consistent with the general layout. This unitary vision is based on the principles and practices of the italian modern architecture and it is expression of a particular technological mix between craftsmanship and industry bounded to the make use of materials produced in a condition of autarkic economy. Through research on design carried out at the C.E.R.U.R. preserved at Sapienza, the essay offers a framework of different systems of objects: furniture and lighting fixtures, elements produced by Italian companies specialized in metal, wood and glass. The knowledge, the census, the safeguard of this set of modern records are fundamental to recognize its value as a cultural heritage also with respect to the related anthropological and social aspects. The proposed methodology studies the phenomenon of modernity with an interscalar approach in the belief that Sapienza campus can be a model for research on urban coeval complexes with similar characteristics.

Il contributo assume come paradigma quell’approccio integrale che dall’urbanistica al design ha caratterizzato la concezione e le pratiche della cultura italiana del progetto tra il 1930 e gli anni della guerra. Il quadrilatero piacentiniano della Città Universitaria di Roma è l’oggetto di tale indagine, un modello di architettura e design tra tradizione classicista e innovazione razionalista in cui tutto si tiene: struttura e particolare architettonico, arredi esterni e interni, tutti realizzati nelle particolari condizioni politiche e economiche di quegli anni. Fondamento del paper è l’interesse scientifico, storico e documentale dell’integrazione tra organismi architettonici e sistemi di oggetti tra artigianato e industria, un complesso di “reperti” della modernità presente su tutto il territorio italiano in gran parte ancora utilizzati, cui va riconosciuto il valore di Beni Culturali nonché l’importanza degli aspetti antropologici ad essi collegati. Il contributo, avvalendosi della consultazione del Fondo C.E.R.U.R. conservato presso Sapienza, restituisce una ricognizione di tipi progettati per la Città Universitaria, dai mobili firmati alla moltitudine di oggetti e complementi prodotti da ditte italiane specializzate nelle lavorazioni vetrarie, dei metalli, del legno, in apparecchi illuminanti, tendaggi e sistemi di oscuramento, sanitari, ascensori e montacarichi, in rivestimenti lapidei e Linoleum, in strumentazioni scientifiche. La conoscenza di tale patrimonio, la sua catalogazione, il censimento e la tutela, le scelte conservative, di restauro e riqualificazione, sono fondamentali al fine di attribuire valenza storica e culturale anche al più minuto dettaglio nella convinzione che la coesistenza di stratificazioni del passato ed emergenti che caratterizzano la Città Universitaria sia riferimento per lo studio di complessi coevi.

Il Design della Città universitaria di Roma paradigma del progetto integrale della modernità italiana / DAL FALCO, Federica. - In: PALLADIO. - ISSN 0031-0379. - 1:59-60(2017), pp. 35-44.

Il Design della Città universitaria di Roma paradigma del progetto integrale della modernità italiana

Federica Dal Falco
Primo
2017

Abstract

The contribution takes as a paradigm the integral approach that from urban planning to design characterized the culture of the Italian project of the 1930s. The quadrilateral of Piacentini is the subject of this study, a model of architecture and design between classicist tradition and rationalist innovation, where each object, furnishings, constructive characteristics of the buildings is consistent with the general layout. This unitary vision is based on the principles and practices of the italian modern architecture and it is expression of a particular technological mix between craftsmanship and industry bounded to the make use of materials produced in a condition of autarkic economy. Through research on design carried out at the C.E.R.U.R. preserved at Sapienza, the essay offers a framework of different systems of objects: furniture and lighting fixtures, elements produced by Italian companies specialized in metal, wood and glass. The knowledge, the census, the safeguard of this set of modern records are fundamental to recognize its value as a cultural heritage also with respect to the related anthropological and social aspects. The proposed methodology studies the phenomenon of modernity with an interscalar approach in the belief that Sapienza campus can be a model for research on urban coeval complexes with similar characteristics.
2017
Il contributo assume come paradigma quell’approccio integrale che dall’urbanistica al design ha caratterizzato la concezione e le pratiche della cultura italiana del progetto tra il 1930 e gli anni della guerra. Il quadrilatero piacentiniano della Città Universitaria di Roma è l’oggetto di tale indagine, un modello di architettura e design tra tradizione classicista e innovazione razionalista in cui tutto si tiene: struttura e particolare architettonico, arredi esterni e interni, tutti realizzati nelle particolari condizioni politiche e economiche di quegli anni. Fondamento del paper è l’interesse scientifico, storico e documentale dell’integrazione tra organismi architettonici e sistemi di oggetti tra artigianato e industria, un complesso di “reperti” della modernità presente su tutto il territorio italiano in gran parte ancora utilizzati, cui va riconosciuto il valore di Beni Culturali nonché l’importanza degli aspetti antropologici ad essi collegati. Il contributo, avvalendosi della consultazione del Fondo C.E.R.U.R. conservato presso Sapienza, restituisce una ricognizione di tipi progettati per la Città Universitaria, dai mobili firmati alla moltitudine di oggetti e complementi prodotti da ditte italiane specializzate nelle lavorazioni vetrarie, dei metalli, del legno, in apparecchi illuminanti, tendaggi e sistemi di oscuramento, sanitari, ascensori e montacarichi, in rivestimenti lapidei e Linoleum, in strumentazioni scientifiche. La conoscenza di tale patrimonio, la sua catalogazione, il censimento e la tutela, le scelte conservative, di restauro e riqualificazione, sono fondamentali al fine di attribuire valenza storica e culturale anche al più minuto dettaglio nella convinzione che la coesistenza di stratificazioni del passato ed emergenti che caratterizzano la Città Universitaria sia riferimento per lo studio di complessi coevi.
città universitaria di Roma; design della modernità; razionalismo italiano
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Il Design della Città universitaria di Roma paradigma del progetto integrale della modernità italiana / DAL FALCO, Federica. - In: PALLADIO. - ISSN 0031-0379. - 1:59-60(2017), pp. 35-44.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1558602
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